Si è concluso il concorso più atteso per tutti gli amanti di fotografia naturalistica e di viaggi: il National Geographic Travel PhotoContest 2013.
Sono stati moltissimi i partecipanti dell’edizione di quest’anno ma, come c’era da aspettarselo, solo i veri e propri capolavori hanno avuto la possibilità di entrare a far parte dell’olimpo.
Il vincitore è stato Wagner Araujo, l’autore di \”Dig me River\’, uno scatto che rappresenta un momento del campionato brasiliano di Aquatlon in cui i nuotatori dotati di costume da bagno, occhialini e cuffia, corrono in mare. La composizione si presenta come ricca di pathos e di energia; il fotografo ha preferito mantenere delle tonalità di colore che spaziano dal bianco e nero, per mettere ancor più in risalto l’emozione del momento. Sullo sfondo i grattacieli completano la scenografia.
Wagner Araujo ha voluto descrivere quest’opera precisando che lo scatto è stato realizzato in acqua e che, sebbene le lenti della sua macchina fotografica erano completamente bagnate, i partecipanti alla competizione emanavano così tanta energia che lui non ci ha fatto nemmeno caso.
La sua passione per la fotografia, tuttavia, è stata talmente tanto apprezzata, che la giuria del contest fotografico ha deciso di assegnargli oltre che la vittoria, anche il primo premio rappresentato da un viaggio di dieci giorni per due alle Galápagos, da effettuare a bordo del National Geographic Endeavour sulle orme di Charles Darwin.
Al secondo posto è arrivato Max Seigal con il suo scatto \”Thunderstorm at False Kiva\’; si tratta di una delle immagini più classiche e, al tempo stesso, di grande effetto a cui l’uomo non può davvero resistere: un tuono all’orizzonte che squarcia il cielo a metà .
La caratteristica principale che rende ancora più suggestiva questa foto è la particolarità dei colori: da lontano le nuvole piene di pioggia prendono un colore viola acceso, mentre in primo piano i resti dei kiva indiani presso il Gran Canyon National Park la fanno da padrone in tutto il loro aspetto mistico.
Il terzo posto, infine, è stato assegnato a Yanai Bonneh e alla sua \”Say cheese\’, che vuole mettere in mostra la curiosità di alcuni ghepardi del parco nazionale Masai Mara che, in occasione di un safari in Kenya, sono saliti sopra una delle jeep che ospitavano i turisti.