fotografia storia futuro

Fotografia: tra storia e futuro

Fotografia deriva dal connubio di due termini greci:

  • PHOTOS: Luce
  • GRAPHO: Disegno, impressione

La Fotografia è dunque l’arte sublime di immortalare in un disegno eterno un attimo di luce.

Il 2013 è stato il duecentesimo anniversario dei primi esperimenti fotografici (1813) compiuti da J. N. Niépce, la sua prima “foto” nota risalirà però al 1826 ed avrà esposizione otto ore!

Fin dalla metà del XIX secolo quando le tecniche si perfezionarono, grazie soprattutto a Louis Daguerre ed al suo Daguerrotipo, la fotografia ebbe un impatto eccezionale sull’opinione pubblica, sebbene solo nel secolo successivo essa divenne veramente un’arte.

Per secoli dunque quella di fotografare è rimasta un\’idea finché, nell\’undicesimo secolo, fu sviluppata la prima camera oscura. Tuttavia, come detto, bisognerà arrivare al diciassettesimo secolo perché le camere oscure diventino sufficientemente piccole per essere portatili.

L\’origine della storia della fotografia può essere datata intorno alla fine del 1830 in Francia, quando Joseph Nicéphore Niépce usò una camera oscura portatile: la sua fu la prima immagine registrata a restare permanente. Questo esperimento ha portato alla collaborazione tra Niépce e Louis Daguerre e alla creazione del dagherrotipo.

I dagherrotipi sono stati i precursori del nostro cinema moderno. Una piastrina di rame rivestita con argento veniva esposto a vapori di iodio prima di essere esposto alla luce.

Per creare l’immagine sulla lastra, i dagherrotipi precedenti dovevano essere esposti alla luce per un massimo di 15 minuti.

Il Dagherrotipo restò sempre molto popolare fino a quando non fu stato sostituito, alla fine degli anni ‘50, da lastre di emulsione. Queste erano meno costose dei dagherrotipi e impiegavano solo due o tre secondi di tempo di esposizione.

Ciò li ha resi molto più adatti alla fotografia di ritratto, la fotografia più comune all’epoca.

Nel 1870, la fotografia ha fatto un altro enorme passo avanti. Richard Maddox migliorò l’invenzione precedente per realizzare delle piastre che permettevano ai fotografi molta più libertà nel fare fotografie con tempi di esposizione notevolmente diminuiti.

La fotografia restò solo per i professionisti o persone molto ricche almeno finché George Eastman non fondò una società denominata Kodak nel 1880.

Eastman creò la prima pellicola flessibile a non richiedere un continuo cambio di piastre. Questo gli permise di sviluppare una macchina fotografica autonoma con una piccola lente singola senza messa a fuoco. Questa è stata la prima fotocamera abbastanza economica che, alla fine del 1940, diventò a buon mercato e fu accessibile per la maggior parte delle persone.

Contemporaneamente Polaroid stava introducendo il Modello 95. Questo usava un processo chimico segreto per sviluppare la pellicola all’interno della fotocamera in meno di un minuto. Tuttavia, era abbastanza costosa.

La novità di immagini istantanee, comunque, catturò l’attenzione del pubblico.

Dieci anni dopo, nel 1950 Asahi, che in seguito divenne Pentax, introduceva l’Asahiflex e Nikon la sua prima fotocamera, entrambe con obiettivi intercambiabili e altri accessori.

Da quel momento e per i successivi decenni la reflex è diventata la fotocamera più acquistata dai fotografi professionisti e nel corso degli anni, fino ad oggi, molti miglioramenti sono stati introdotti.

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